per fare un libro ci vuole il mare

Eccoci con il nostro primo libro. Di tanti progetti e idee che sono nate, questa è la prima che ha raggiunto la forma compiuta del libro. Ormai nei nostri lunedì che abbiamo dedicato alla lettura e al confronto di albi illustrati, siamo diventati veri conoscitori di libri. Distinguiamo i risguardi, le aperture, le copertine rigide. Ma vedere che il nostro lavoro può assumere la forma di un libro proprio come quelli che troviamo in libreria, beh questa è tutt'altra faccenda.





copertine e risguardi

Il nostro libro parla del mare. Il titolo è 'Primavera Nel Mare', ma il titolo in questo caso è solo un suggerimento perché dentro ci sono tanti mari, ognuno speciale e ognuno è una porta verso un paesaggio ideale diverso. C'è il mare dei mostri spaventosi, quello che insieme ai mostri aggiunge uno stambecco col salvagente, ci sono mari calmi e mari mossi, mari trafitti da montagne aguzze e mari che divorano la terra. Ci sono civiltà sommerse e mari di fiaba, mari che sono la scusa per le isole, mari che ospitano sirene. Mari molto definiti e mari che si confondono con il resto.

Forse il nostro che è quasi del tutto un libro senza le parole è un libro difficile perché bisogna spremersi un po' per scoprire un filo tra un'apertura e un'altra, ma a noi è venuto così.

alcuni lettori 


Dal disegno all'apertura, dall'apertura al libro. Il passaggio può sembrare banale ma agli occhi di chi impara il linguaggio proprio dell'immagine e dell'albo illustrato, per chi avvicina l'alchimia degli equilibri di immagine e testo,  è una vera rivoluzione. Quello che faccio diventa altro, il mio disegno diventa un pezzo di una storia che sta in un oggetto che non vedo solo io. L'essenziale di questo passaggio sta proprio qui. Il mio messaggio ha la stessa dignità di un altro libro.

E' per queste stesse ragioni che oltre a partecipare ai progetti, cerchiamo poi - quando è possibile - di coglierne il valore sociale, la potenzialità di comunicazione all'esterno. Per questo andremo a Venezia dove troveremo esposto il nostro mosaico, installato insieme a tutti quelli che hanno preparato le altre scuole e classi. Il nostro lavoro sarà installato nelle sale delle mostre temporanee del Guggenheim, non sarà solo: diventerà un'enorme installazione che percorre varie stanze e non solo noi, ma tutti i visitatori del museo veneziano potranno passare attraverso questa esposizione.

Per ora il libro è in classe, lo stiamo ancora osservando, riguardando (diciamolo piano...finendo di colorare alcune immagini), stiamo riflettendo sulle scelte di ognuno...ma poi il libro sarà in visione nel giorno della festa della scuola.

Ora spiamo il libro da alcuni oblò immaginari...

























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di gallerie e tunnel

Nel nostro terrario si lavora anche quando la campanella è già suonata e noi usciamo da scuola.
Ora la terra è meno compatta, le gallerie che i lombrichi hanno scavato permettono all'acqua e all'aria di passare. Nel loro lavoro di scavo i lombrichi hanno anche arricchito di sostanze nutritive l'ambiente aiutando le cose morte che trovavano a decomporsi.



Ora il nostro terrario è pronto ad accogliere le nuove piante che semineremo!

PiPPo non lo sa: un gioco per bambini, illustratori, artisti





convinzioni del maestro: osservare è obbligatorio, copiare anche!

sottoconvinzione del maestro: quando è nato, Picasso era solo Pablo o Pablito


Ecco il nostro pacchetto che un prode messaggero ha portato a mano alla libreria Spazio B**K a Milano! Ci siamo riusciti!
Eravamo un po' in ritardo, abbiamo corso ma siamo riusciti a spedire le nostre riproduzioni, non potevamo perdere l'occasione...

Ebbene sì, copiare è obbligatorio. D'accordo copiare suona un po' male ma non è una brutta parola, possiamo dire osservare, prendere esempio, ispirarsi. Alla fine è la stessa cosa.
Nessuno di noi è nato artista, come nessuno di noi nasce tennista o calciatore o panettiere o maestro.

Nel disegno, nell'arte, le nostre mani e i nostri occhi devono allenarsi, saper cercare forme e colori, devono educarsi, imparare a fare linee dritte e linee curve, linee sicure e linee incerte, colori decisi, pieni o leggeri e desaturati. Solo quando la nostra mano e il nostro occhio saranno allenati, solo quando avremo visto tante immagini, conosciuto tanti artisti, saremo capaci di essere originali e creativi dominando il mezzo che abbiamo scelto per esprimerci: sia questo il disegno, la scrittura, la musica o altro ancora. Per questo è importante conoscere tanto prima di tutto e aver provato le tecniche dei maestri prima di poter essere originali.



Forse anche da questa convinzione nasce la collana Pippo dell'editore Topipittori. Una collana che invita a giocare con l'arte, perché l'arte è anche un gioco, il gioco di copiare e modificare di fare uguale senza mai riuscirci (perché poi non riusciamo mai a fare esattamente come i maestri, saremo sempre 'noi').



Qui sotto alcune foto del nostro laboratorio e su questo sito potete trovare le scansioni di tutti i disegni. E' bello potersi vedere esposti insieme bambini, adulti, illustratori. Potete cercare il vostro disegno e se c'è qualche confusione tra i nomi è ovviamente colpa del maestro che ogni tanto si sbaglia!
Su quest'altra pagina del blog di topipittori trovate invece le foto dell'inaugurazione e dell'evento in cui tutti i 'pippo' sono stati venduti per finanziare acquisti di libri per una scuola dell'infanzia di Milano.

Vorremmo ringraziare 
Le libraie di Spazio B**K per la gentilezza e la pazienza (hanno scansionato ed esposto quasi cinquecento disegni!), Topipittori e tutti quelli che hanno permesso questa iniziativa.







riferimenti:
Topipittori blog
Spazio B**K


segnalazioni: mostra in Salaborsa

Mi permetto di segnalare che per chi volesse fare un giro durante le feste natalizie, è stata prorogata la mostra “Forte come un orso” – Katrin Stangl all'ingresso della Biblioteca Salaborsa Ragazzi.
Purtroppo ci siamo persi l'incontro con l'autrice in cui dedicava le copie del suo libro a ZOO, non succederà più!
E' un libro molto bello che ci ha ispirato e forse ci porterà a creare anche noi qualcosa di originale.